mercoledì 18 aprile 2012

L'evento - mezza di Berlino

E' passato un po' di tempo, e finalmente riesco a scrivere di questo evento splendido a cui sono riuscito a partecipare, ovvero la mezza maratona di Berlino. 27500 iscritti, percorso praticamente piatto, e una giornata splendida per correre, forse leggermente ventosa, ma fresca-fredda, sole e un pubblico incredibile per tutto il percorso, che tocca i punti più belli di quella che può ormai esser definita la capitale d'Europa. E un'ottima occasione per coniugare sport-turismo, o meglio, un'ottima scusa per andare fare una gita con la mia dolce metà e con Fede & Fede, e vedere una città che non avevo ancora visto.
La preparazione alla gara è andata malissimo, causa 1 mese di inattività dovuta al maltempo, compensata con allenamenti saltuari e non assolutamente specifici (pallamano e pallacanestro) e praticamente due soli lunghi (compresa la maratonina di Gorizia). L'obiettivo iniziale era migliorare il personale (1h39m02s a Palmanova, fine stagione 2010), riveduto poi con Federico, cercando quindi di stare intorno all'1h40-41m.
Si parte da Venezia al sabato (primo errore, forse era meglio il venerdì, ma il lavoro...) con Easy Jet, arrivo a Berlino e via a prendere il pettorale. La zona di ritiro del pettorale è immensa, e si trova all'interno dell'aeroporto di Tempelhof, ovvero il terzo aeroporto cittadino, ora adibito a voli privati.
L'esterno dell'aeroporto, dove si ritirano i pacchi gara

Gli stand all'interno sono tantissimi, fortunatamente non compro nulla, a parte alcune barrette per la mattina dopo. Bella la maglietta del pacco-gara (una Adidas tecnica color arancio), ancora più bella la maglietta ufficiale presa in più da Nicoletta (sempre Adidas ma ancor più tecnica). Finalmente, con tutti i bagagli, si va in albergo, scelto strategicamente abbastanza vicino alla partenza. Comincia quindi il toto-cena... che facciamo? dove troviamo un pasto adatto senza spendere un capitale? Non è il caso di cominciare con birre e wurstel, patatine e quanto... decidiamo per un asiatico, lì il riso dovrebbe esser di casa... troviamo un ottimo ristorantino vietnamita, in cui facciamo incetta di riso. Veramente un'ottima scelta, una cena non proprio perfetta (penso ai vari articoli letti, in cui si raccomanda di mangiare il giorno prima solo quello cui si è abituati, e non cominciare con le sperimentazioni per non aver brutte sorprese...), ma che sicuramente raggiunge il suo scopo. Bene, è ora della nanna.

tempo di conoscenze prima della nanna (e nel bicchiere c'è the)
Il giorno della gara ci si sveglia quindi con calma (la gara è alle 10.45, possiamo dormire!!!), e colazione in camera con pane, marmellata, banane e barrette acquistati con sapienza e mestiere il giorno prima. Usciamo dall'albergo e ci dirigiamo a piedi verso la partenza. Arrivati ad AlexanderPlatz veniamo travolti da un fiume di persone che escono dalla metro. Individuiamo in coda alla partenza i camion per il deposito-bagagli, ben posizionati, ben segnalati e con un servizio efficientissimo. Lasciamo i (pochi) vestiti che ci siamo portati appresso e cerchiamo di andare verso la nostra gabbia. Comincia ad avvicinarsi l'ora della partenza, saluto Nicoletta che partirà in fondo al gruppo (le gabbie di partenza sono differenziate per tempo dichiarato), e con Federico mi avvio verso il posto che abbiamo deciso che ci compete (abbiamo dichiarato tempi fantasiosi...). Obbligatoria la sosta cambio olio, proprio quando la gara parte. Federico dapprima un po' si indispettisce, poi nel dubbio cambia l'olio anche lui. Prima di partire si raccomanda: " I lacci!!!". "Tranquillo, ho fatto il doppio nodo!" gli faccio io...

Il percorso di gara
Si parte! con 4 minuti e mezzo di differenza con il tempo ufficiale. Manco male, pensando che poi Nicoletta avrà una differenza di "soli" 35 minuti...
Partenza come al solito lenta, un po' per il poco riscaldamento (solito, tanto sono abituato), e soprattutto per il gran traffico. Si passa a fianco di AlexanderPlatz, si svolta secco a sinistra e si prosegue per un vialone che ci accompagnerà diritto diritto per circa 8 km, passando sotto la porta di Brandeburgo. Ovviamente come da tradizione mi si slaccia una scarpa (ma non avevo fatto il doppio nodo???): imprecazione, sosta, con il guanto non riesco a far il nodo, togli il guanto, allaccia, riparti, rimetti il guanto in corsa... Federico se potesse mi ammazzerebbe... abbiamo perso almeno 30 secondi!!! A partire dal 11 km decido di mettermi davanti e tirare un po', sempre con Fede a stretto contatto.

Gli split
Facciamo degli ottimi intermedi, ma proprio quando dovremmo cambiar passo, subito dopo Checkpoint Charlie, tutto si fa più complesso, ci sono un paio di leggerissimi dislivelli che metteno a nudo la mancanza di preparazione specifica. Teniamo duro, non molliamo e chiudiamo assieme in 1h41m24s, ottimo crono che dovrebbe valere a causa di traffico in partenza e lacci, forse almeno un minuto in meno... e c'è anche lo split negativo!


Non resta altro che aspettare Nicoletta, che però non vediamo causa il continuo fiume di persone, ma che chiuderà la sua prima mezza in 2h35m. Bravissima.
Si va in hotel, riposino e quindi la desideratissima e meritatissima cena, rigorosamente tossica a base di birra, patate e carnazza.
Il fornitore di birra post-gara
Non resta che cercare di far tesoro della gara per fare una buona prestazione nella gara di casa; prima però due piccole tappe di avvicinamento, la CorriTrieste, 8 km, e la Mujalonga, 10 km, ottimi test per valutare la condizione. Appuntamento al 6 maggio!

certificato!